Quando è terminata l'attesa
di un nuovo giorno,
delle sue scoperte,
del tempo fanciullo?
Quando l'odore di lana,
unta di macchina,
ha lasciato spazio
ai pensieri astratti?
Vorrei dormire stanotte
sul quel monte di balle
unte e sporche, vicine al Bini,
che cullavano i riposi d'estate.
E sentire ancora quel tintinnio
di mulo, di cerchio lento,
che operoso spostava
greggi di pecore, tosate.
venerdì, gennaio 18, 2008
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